Tracciabilità e controlli

Il marchio Mercato Ittico Milano è nato con l’obiettivo di diventare una garanzia di qualità del prodotto e della sua gestione dal punto di vista igienico-sanitario, e per assicurare all’acquirente e al consumatore finale la piena tracciabilità
del prodotto ittico.

Il marchio MIM rappresenta, dunque, un marchio di luogo, di processo e di qualità che garantisce la gestione del prodotto in transito ed il suo iter lungo tutta la filiera: dal referenziamento dei fornitori,
fino alla cessione al consumatore finale.

L’identificazione di specie costituisce un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza alimentare nel settore ittico ed è indispensabile per offrire al consumatore un prodotto che soddisfi le sue aspettative in termini di sicurezza alimentare, rapporto qualità/prezzo, garanzia da frodi alimentari, rispetto della sostenibilità ambientale e della risorsa ittica. Ciò è particolarmente importante in un contesto dove ogni giorno giunge sia dal mercato nazionale che da quello internazionale un elevato numero di specie di pesci ossei e cartilaginei, crostacei e molluschi.

 

La tracciabilità è uno dei cardini della sicurezza alimentare e attualmente – con il sistema in vigore presso il MIM – il prodotto ittico in uscita dal mercato viene accompagnato da un documento comune a tutti gli operatori. La tracciabilità è lo strumento per conoscere l’origine e la “storia” del prodotto, e il marchio MIM garantisce che all’interno del Mercato vengano commercializzati esclusivamente prodotti la cui tracciabilità è completamente verificabile.

L’identificazione delle specie ittiche permette di salvaguardare il consumatore da:

  • frodi commerciali a tutela della qualità del prodotto ittico venduto;
  • specie a rischio Istamina;
  • specie che per essere commercializzate devono essere etichettate con indicazioni particolari (es. gemplylidi);
  • prodotti che non rispettano la taglia minima, in modo da tutelare la risorsa ittica;
  • specie potenzialmente pericolose o tossiche (es. pesce palla, gemplylidi, letrinidi e lutianidi);
  • specie aliene (provenienti da mari tropicali) potenzialmente tossiche che possono giungere fino a noi a causa sia della globalizzazione dei mercati, sia del cambiamento climatico (es. specie ciguatossiche).
tracciabilita

I controlli veterinari

Per quanto riguarda l’aspetto veterinario è sicuramente da considerare di primo piano l’attività di ispezione del prodotto ittico, vero punto chiave per garantire la salute del consumatore. Tra i controlli veterinari indispensabili più importanti, a seguito della diffusione del consumo di pesce crudo – si pensi al successo dei ristoranti giapponesi – vi è quello relativo alla famiglia Anisakidae, parassiti presenti sia nel Mar Mediterraneo che negli Oceani.

Per quanto riguarda la ricerca del parassita nematode del genere Anisakidae, nelle diverse specie (simplex, terranova, ecc.), il controllo veterinario prevede un piano di campionamento riportato nel manuale di autocontrollo di ciascun operatore grossista (Operatori del Settore Alimentare), armonizzato per tutti gli operatori del mercato e periodicamente valutato dall’ATS (Agenzia di Tutela della Salute) competente nelle normali attività di audit. Ad esempio, il controllo delle alici che giungono ogni notte presso il mercato viene effettuato per ogni singolo lotto di ogni fornitore in arrivo per ogni grossista. Quindi, se un fornitore fornisce ad esempio tre grossisti con un lotto, quel lotto viene controllato tre volte. Il controllo si effettua su un campione statisticamente significativo e il risultato del controllo viene riportato su un format cartaceo e successivamente registrato in un data-base informatico. Le principali specie oggetto di controllo sono: alici, sardine sgombri, suri, pesce San Pietro, rane pescatrici, naselli e merluzzi.

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